Nata a Milano, la Pellegrini passò molta della sua infanzia in Eritrea, frequentando scuole italiane fino all'adolescenza. Ha debuttato sul grande schermo nel 1973, con una piccola parte nel film Il brigadiere Pasquale Zagaria ama la mamma e la polizia di Mario Forges Davanzati. Grazie alla particolare bellezza, è diventata, verso la metà degli anni settanta, un'affermata starlette del cinema italiano. Ha recitato in film d'autore come Il fiore delle Mille e una notte (1974) e Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975), diretti da Pier Paolo Pasolini, oltre che in film di genere e in film erotici, fra cui Scandalo in famiglia (1976) di Marcello Andrei, Una bella governante di colore (1976) di Luigi Russo, La fine dell'innocenza (1976) di Massimo Dallamano e Le evase - Storie di sesso e di violenze (1978) di Giovanni Brusadori. È stato proprio Pasolini a ribattezzarla come la "Mangano nera." Ha concluso la carriera d'attrice nel 1985 con un'apparizione nel film Sono un fenomeno paranormale di Sergio Corbucci. Sposata con un italiano, Giulio, si è trasferita a Los Angeles assieme al marito, dove ha aperto un negozio di mobili antichi e si dedica all'assistenza dei poveri e dei senzatetto.