La figlia quindicenne di Timoteo è vittima di un incidente in motorino. Viene trasportata nella struttura dove il padre lavora come chirurgo. Malgrado il suo lavoro, Timoteo non vuole assistere all'intervento per la rimozione di un ematoma subdurale. La ragazza è sotto i ferri in pericolo di vita e lui, durante l'attesa del risultato dell'operazione, si affaccia alla finestra dove scorge una donna che si siede su una sedia al centro di un incrocio di vialetti che portano alla struttura ospedaliera. La donna è seduta di spalle e indossa un paio di scarpe rosse. Timoteo ha un fremito quando la vede, perché la ragazza è Italia, una donna che lui aveva incontrato più di dieci anni prima. Timoteo ripercorre mentalmente l'incontro e la storia con questa donna: in un pomeriggio d'estate, con l'auto in panne, rimane bloccato in una borgata della periferia romana.